Ecco a voi i video di PRESENTAZIONE dei PROGRAMMI delle DUE LISTE che si candidano alla rappresentanza di Istituto.
mercoledì 16 novembre 2022
ELEZIONI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO - VIDEO PRESENTAZIONI DELLE LISTE E DEI CANDIDATI
venerdì 11 novembre 2022
Ti aspettiamo a TEATRO!
Dopo tre anni di agonia, riparte in grande stile il mitico Laboratorio di Teatro del Barozzi!
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è aperto a tutte le classi
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si svolge per 10 incontri pomeridiani al mercoledì
pomeriggio dalle 13:30 alle 16:30 nei locali della Scuola.
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E’ incluso il servizio mensa!
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Pure il laboratorio è completamente gratuito!
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Nel pentamestre si concluderà degnamente con spettacolo
finale al Teatro Storchi di Modena.
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Avremo costumi veri, scenografie e tutto il resto!
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Faremo molti giochi e attività di gruppo divertenti per
scatenare tutta la nostra creatività e dare sfogo ad ogni minimo disagio!
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Avrete la possibilità di accedere alla fascia alta dei
crediti scolastici!
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Sarà il vostro appuntamento preferito dopo quello che
preferite ora, promesso!
Lo staff del laboratorio di Teatro Nuovamente: ⚓️
Ancorateatro
Prof.ssa Cecilia Serradimigni
Prof.ssa Concetta Amoroso
Prof. Donato de Nichilo
Prof.ssa Marcella Donà
martedì 18 ottobre 2022
Data Science e PYTHON
Al via il corso di specializzazione DataScience e PYTHON organizzato dall'associazione Amici del Barozzi in collaborazione con Laboratori Aperti, l'ITES Jacopo Barozzi ed il Dipartimento di Informatica dell'ITES Jacopo Barozzi.
mercoledì 8 giugno 2022
CAMPIONATO di DEBATE "PAROLE ALLA SBARRA" - 2G classe TOP!!!
Atteggiamento fiducioso, consapevolezza non solo dei propri punti di forza ma anche delle proprie debolezze, desiderio di migliorarsi e spirito di collaborazione è ciò che ha contraddistinto la squadra della 2G AFM, “I fantastici 8”, che ha partecipato al Campionato di Debate “Parole alla sbarra”.
Otto sono i debaters che hanno scelto di mettersi in gioco (Giulia, Erica, Jesley, Martina, Nour, Leon, Marie, Francesco) ma anche altri loro compagni (Laizhel, Ashley, Davide, Nicola, Claudio) hanno collaborato affinché l’attività riuscisse al meglio.
La vittoria di Jesley quale miglior speaker e quella di Francesco per la migliore arringa è merito dell’intera squadra.
L’intera classe ha, inoltre, partecipato e vinto al concorso “Cinematic Debate”.
La solidarietà e la collaborazione che ho visto tra i ragazzi rappresentano per me il più grande successo, al di là dell’esito delle competizioni.
L’insegnante di Italiano
Giuseppina Leo
lunedì 6 giugno 2022
martedì 31 maggio 2022
IMPRENDITORE ASCOLTACI!
Con questo video vi presentiamo il lavoro svolto da noi alunni della classe 3 A Afm durante le ore di educazione civica nelle quali abbiamo trattato il tema della responsabilità sociale d’impresa.
Dopo aver compreso le problematiche che affronta un’impresa etica abbiamo pensato che la realizzazione di un volantino con slogan e citazioni fosse il modo migliore per trasmettere agli imprenditori il nostro messaggio: attraverso l’impegno reciproco si può fare la differenza sull’ambiente e sulla società.
Per noi è importante che questo messaggio venga ascoltato da più persone possibili perciò…
IMPRENDITORE ASCOLTACI!
martedì 24 maggio 2022
Intelligenza Artificiale: Data science - Machine Learning & Digital Marketing
sabato 21 maggio 2022
Erasmus KA229 “Against A Final Solution: Teaching European History and the Holocaust Can Promote Social Inclusion and Non-Discrimination in Classrooms”
Siamo le 11 studentesse del Barozzi che dal 23 al 27 maggio parteciperanno in Grecia, a Patras alle attività conclusive di questo importantissimo progetto Erasmus.
#STAYTUNED e vi racconteremo la nostra avventura!
Oggi, 21 maggio, accompagnate dalle proff. Leo e Serradimigni, siamo partite da Bologna...
...arrivate sane e salve ad Atene ...martedì 17 maggio 2022
"LETTERIAMO" - PRIMA EDIZIONE CONCORSO LETTERARIO
Hanno partecipato al concorso gli studenti: Wisal Znaidi (1D), Entela Sinaj e Maria Chiara Bulgarelli (1G), Sara Luppi, Raffaele Napoletano e Simone Volpe (1M), Chiara Mingione e Martina Lanzo (3ERIM), Sofia Cuoghi e Sofia Monari (4AAFM), Alessia Ferrari (4BRIM), Ibelis Lara Liben (5ASIA).
I primi tre classificati hanno ricevuto dei buoni spendibili per l’acquisto di libri.
Primi tre classificati SEZIONE POESIA:
1. Sofia Cuoghi 2. Sara Luppi 3. Rafaele Napoletano |
Leggiera Maraviglia Passata
Ricordo
la vita tua funesta,
così vicina alle tue gesta.
Lontane,
le nostre anime
or che la bestia ti portò con sé:
e campane
e tristi tamburi
Ed il battito tuo cessò,
parte di questo dolente cuore.
Buon’anima eri tu, ed in ogni attimo
stando dinnanzi a te.
Guardo ora un fuggente ricordo
uguale saresti stata:
inerme col tuo splendere
ed il tuo cinguettar parole non audite.
Chissà, se speranzosa tu mi guardi.
Chissà, se presto o tardi
li occhi tuoi rincontreranno i miei.
tutto dorme sveglio,
in un per sempre eterno.
C’era una volta una ragazzina di nome "Cappuccetto Rosso".
Un giorno doveva recarsi dalla nonna e portarle dello gnocco fritto ed una fiaschetta di vino in dono, dato che la vecchietta non stava tanto bene.
La madre si raccomandò: “Quando passi per il bosco stai attenta ai tre porcellini che sono ghiotti di lupo arrosto”. Sbuffando, Cappuccetto Rosso prese il cesto, la mascherina, il disinfettante, mise il guinzaglio al lupo e partì.
Dopo qualche minuto arrivò dalla nonna, ma non la trovò. Al suo posto c’era la strega di Hansel e Gretel.
Cappuccetto esclamò: "Cattiva! Hai mangiato la mia nonna!” ma l’anziana signora ribatté:”Uè carina, intanto tira su la mascherina… Io sono vegetariana e sono qui per dirti che tua nonna è stata rapita. Si trova nella torre del castello del mago di OZ.”
La bimba chiese: "Ma chi l’ha rapita?”,
”Sono state Cenerentola, la piccola fiammiferaia e la Fata Madrina. Hanno preso in ostaggio pure le due sorellastre, Crudelia Demon e Capitan Uncino. Tutta brava gente, insomma….”
Cappuccetto spaventata esclamò: "Ma chi mi garantisce che è la verità?”, “Noi!” esclamarono il gatto coi sandali e Pinocchio. “Ah, allora ok! Mi perdoni, strega per aver messo in dubbio la sua sincerità ” Rispose Cappuccetto.
“Cosa devo fare?” Chiese allora la bimba….,
“Devi arrivare all’albero degli indovinelli, entrare nel castello e liberare tutti quelli intrappolati nella torre ”.
Cappuccetto si incamminò ed incrociò belli addormentati e venditori ambulanti di pere avvelenate, ma la bimba li ignorò e dopo qualche ora arrivò all’albero degli indovinelli.
Appena vide la bambina, l’albero creò un muro di rovi appuntiti alto cinque metri a difesa del castello, poi parlò e disse: “Hai tre indovinelli, tu me li poni e io indovino, se li indovino tutti, tu non passerai”
Cappuccetto rispose: “Ma non dovrebbe essere il contrario?” l’albero scocciato rispose: "Primo, sono in ferie, secondo, c’è qualcosa di normale in questo racconto? Terzo, terzo…..non mi viene in mente…. ma adesso spara gli indovinelli, se vuoi passare”
“Ok” rispose la bimba, “Più si spoglia, più fa freddo, cos’è?” “L’albero” rispose l’albero,
“Più è nera, più è pulita, che cos’è?” “La lavagna” rispose l’albero
“Sappi che hai l’ultima possibilità. Io sono qui da sempre, ho tutta la conoscenza del mondo e quindi, concentrati….”
Cappuccetto rifletté e chiese: "Perché Mosè si fermò davanti al Mar Rosso?” Dopo qualche secondo l’albero rispose: "Caspita questo sì che è un indovinello difficile.”
Ci si arrovellò quindi per ore e ore, per parecchi giorni e notti ma, alla fine, si arrese.
Cappuccetto che era sopravvissuta alla fame e alla sete grazie allo gnocco fritto e alla fiaschetta di vino, allora gli chiese: “Quindi posso passare?”
"Sì" rispose l’albero “ma, dimmi, perché Mosè si fermò davanti al Mar Rosso?” “Perché aspettava che diventasse verde!” rispose la bambina.
“Geniale! Assolutamente geniale!”
L’albero allora fece sparire il muro di rovi appuntiti, Cappuccetto arrivò quindi al portone del castello e, dopo aver mostrato il green pass, entrò e fu investita da un urlo fragoroso:
“Sorpresa! Felice compleanno!! “
C’erano proprio tutti comprese la nonna e la mamma. Cappuccetto quindi disse: “Ma allora era tutta una messa in scena?”
“Certo!” esclamò la nonna “Dovevamo tenerti lontana dai preparativi. Vedrai, tesoro, avrai una festa di compleanno da mille e una notte!!”
La bimba commossa, allora, ribatté :” Grazie a tutti! Vi voglio bene! Siete proprio una favola…..”
domenica 8 maggio 2022
CAMPIONATI STUDENTESCHI - ATLETICA LEGGERA ... IL BAROZZI C'E'!!!
sabato 7 maggio 2022
Robotica con E.do di Comau per gli studenti del Barozzi
Un primo percorso educativo laboratoriale, rivolto agli studenti delle classi seconde, si è realizzato tra il 9 marzo e il 12 aprile 2022. Le classi si sono recate presso l’ex sede AEM di Modena e nel laboratorio MAKERDOJO hanno lavorato per due intere mattinate. L’attività di robotica industriale educativa ha previsto l’utilizzo dei robot E.DO di COMAU, in un ambiente attrezzato per lavorare in modo cooperativo.
L’Associazione Amici del Barozzi ha promosso un patto di collaborazione tra la scuola e il Laboratorio Aperto di Modena per rendere possibile agli studenti dell’ITES Barozzi questo tipo di attività.
L’Associazione, in pieno accordo con gli organi collegiali della scuola, ha avvertito la necessità di potenziare le competenze digitali degli studenti e nello stesso tempo la necessità di creare occasioni innovative ed efficaci per ampliare le capacità di astrazione e di visione di insieme, sviluppare la capacità di risoluzione di problemi in modo innovativo, rafforzare il pensiero logico e computazionale. La didattica che utilizza i robot prevede esercizi pratici e divertenti; utilizza una metodologia di apprendimento facendo e riesce a produrre un forte stimolo verso lo studio e l’approfondimento delle scienze, delle tecnologie, dell’ingegneria e della matematica (materie STEM).
Soprattutto dopo questi anni di difficile organizzazione della didattica in presenza e a distanza, tutti gli studenti hanno necessità di essere maggiormente sostenuti nella motivazione e nella pratica di studio e approfondimento.
La partecipazione degli studenti è stata molto positiva e il gradimento più che lusinghiero. I docenti che hanno accompagnato le classi hanno trovato spunti utili per la loro didattica quotidiana ed hanno espresso un giudizio positivo.
Un questionario iniziale, somministrato prima che gli studenti partecipassero al laboratorio, e un questionario finale somministrato giusto al termine delle attività, costituiscono gli strumenti di rilevazione dei dati quantitativi e qualitativi per la valutazione del gradimento e delle conoscenze acquisite. I risultati dell’analisi di questi dati sono in corso di elaborazione e il report verrà pubblicato entro poco tempo.
venerdì 22 aprile 2022
Thinking Hands Tribe - Il Racconto - Anno 2202
Il racconto - Anno 2202
di
Ermanno Zuccarini
Acqua, cibo e ed
elettricità qui fortunatamente ci sono ancora, ma le notizie di disordini si
fanno sempre più vicine.
Il declino era già
secolare, ma la fine precipitosa è cominciata una settimana fa, quando la World Community è collassata, ormai
controllata da pochi tra l’indifferenza e la rassegnazione dei più. I
ThinkCritici lo andavano dicendo, ma chi comprende più i loro ragionamenti
fatti di frasi connesse?
Da almeno cent’anni
solo i pochi che vivono blindati nella Know-How
Fortress controllano con i loro messaggi, calcoli e tecnologia, seppur di
malavoglia, le masse umane di tutto il mondo, cercando di renderle in qualche
misero modo utili a loro stessi.
Si favoleggia,
tuttavia, di scuole, università e community di sperimentazione clandestine.
Ma ora che fare?
Dopo lo smarrimento
iniziano a nascere piccole tribù, come la nostra.
Alcuni dei rari
AutoApprendenti sparsi per il mondo stanno rimettendo in piedi la vecchia rete
Internet con pezzi presi in musei chiusi da decenni.
I nostri ne trovano
uno. Ben nascosti ci sono ancora dei fogli di quando qui si faceva e imparava,
prima che tutto venisse sigillato in armadietti a vetro.
Qualche vecchio
ricorda come suo nonno parlava di quel che accadeva non solo in posti come
questo, ma addirittura ovunque. Si poteva dire: “Sai? Ho imparato questo… so
fare quest’altro… vuoi impararlo anche tu?” senza la paura che qualche HyperGuardiano
ti scoprisse.
Nel cortile del
museo si accende un fuoco in un bidone per scaldarsi. Le sterpaglie secche
sbucate dall’asfalto non mancano. Lo chiamiamo il luogo del Focus.
Scaldarsi e intanto
parlare è un tutt’uno. Certo, parlare… solo dopo un’ora si passa da cenni con
le mani e monosillabi a tre parole messe insieme e si trova così il modo di
accendere il fuoco. Ma quello stare insieme scalda due volte e anche i discorsi
si scongelano pian piano. Sì, perché per vie traverse avevamo imparato tutti
nella vita ad arrangiare parole e azioni, ma fino ad allora ci metteva paura o
lo trovavamo inutile: l’essenziale per sopravvivere veniva comunque fornito
individualmente a ciascuno dai Tranquillizzatori.
Ce l’abbiamo fatta
ad accendere il fuoco, e ora?
Dentro la luce
funziona solo in parte. Qualcuno ha già iniziato a tirare fuori scatole di
oggettini elettronici: adesso potremo finalmente imparare noi come si collega
una lampadina, si fa muovere un robot? Con un vecchio computer scoviamo un
video, su Internet, dove un’altra tribù mostra e spiega al mondo come ha
risolto un suo problema: è la stampa in 3D di un ingranaggio di
potabilizzatore, che si era rotto. Noi invece dobbiamo assolutamente creare un
qualcosa che accenda le lampadine e anche apprendere come funziona il robot a
ruote per trasportare le cose. Troviamo altri video di chi ha già risolto lo
stesso problema. Poi in un manuale polveroso, forse di antichi rituali magici -
non sappiamo leggere bene -, ci sono disegni con frasi del tipo “Struttura di
un progetto”, “Diagramma delle fasi di un progetto”, …
Si fa avanti il più
timido e dice: “Io sono un AutoApprendente da anni, posso provare a leggerlo…
volete diventare AutoApprendenti anche voi?”
Da allora riuscimmo
a creare quella e molte altre magie.
…e alla fine da
tante tribù la civiltà rinacque!
giovedì 21 aprile 2022
25 APRILE - COSTRUTTORI DI LIBERTA'
Nell’occasione della giornata per la Liberazione, L’ I.T.E.S J. BAROZZI vuole celebrare questo avvenimento attraverso la lettura di testimonianze di partigiani che decisero di contribuire alla libertà del nostro paese in varie zone del Nord Italia.
mercoledì 20 aprile 2022
Thinking Hands Tribe - Il Racconto - L’UMANITÀ DOPO L’ERA ROBOLITICA
L’UMANITÀ DOPO L’ERA ROBOLITICA
Incuriosito da una strana illuminazione
che arrivava da quella porta quasi divelta e molto rovinata, decisi di varcarla
non immaginando cosa avrei visto dopo. La poca luce che filtrava dalla finestra
a causa degli scaffali crollati che ostruivano le finestre mi permetteva di
vedere i vetri che giacevano per terra; ci dovevano essere state delle
telecamere dal momento che ne era rimasto solo il corpo metallico e ciò mi fece
capire che si trattava di un luogo che non veniva frequentato da tempo.
Tuttavia i due computer che si trovavano sulla scrivania centrale continuavano
a mandare una schermata con messaggi di errore, rendendo la stanza ancora più
inquietante. Probabilmente un isolato quanto di energia continuava a vagare
nella rete in maniera del tutto inspiegabile. Era chiaro alla mia vista che
fosse un completo disastro: sedie sfondate in ogni angolo e uno strato spesso
di polvere, che ricopriva ogni oggetto della stanza rendendolo meno
rassicurante e percepibile.
Un fresco
venticello soffiava fuori dalla piccola finestra, provocando un leggero fruscio
tra le tende, rimaste miracolosamente, quasi illese. In fondo alla stanza,
sotto la finestrella, c’era uno scaffale. Il legno era ancora intatto al
contrario del vetro che giaceva per terra. All’interno dell’ingombrante mobile
erano poggiati pezzi di carta disordinati. Ma una cosa in particolare attirò la
mia attenzione: un vecchio manuale. Solo dopo averlo osservato e aperto,
scoprii il suo contenuto. Sorpreso capii che si trattava di un antico libro. A
cosa poteva servire? Perché era l’unica cosa rimasta intatta?
Dovetti scuotere un po’ della polvere
che lo ricopriva per provare a leggere cosa contenesse: sembrava un linguaggio
informatico o un messaggio da decifrare.
Chiamai anche i miei compagni che nel
frattempo, non vedendomi uscire, erano entrati a loro volta e cercavano in
mezzo alle macerie di una vecchia libreria, nella speranza di trovare antichi
tesori.
Sfogliando il libro, trovammo tavole con
illustrazioni sulla realizzazione di macchine complesse che potevano essere dei
robot, o almeno così ci sembrò. Notammo anche che sembrava la continuazione di
un’opera precedente e in effetti sul dorso era riportato il numero due.
A questo punto forse vorreste sapere chi
siamo, come ci siamo incontrati e come mai siamo finiti in questo luogo così
desolato. Dobbiamo tornare indietro di qualche anno.
Tutto era cominciato in una soleggiata
mattina di primavera del 2198 quando stavo provando in tutti i modi a farmi venire l’ispirazione
per il mio nuovo libro. Mi chiamo John, sono uno scrittore di fantascienza
abbastanza conosciuto nel Metaverso e tutti aspettavano con ansia il mio nuovo
libro, dal momento che, nel precedente avevo predetto avvenimenti, come lo
scoppio di una centrale di produzione di materia grigia. Non ero però abituato
a tutta questa pressione, perciò questo mi
aveva mandato in blocco perché avevo paura di deludere il mio pubblico. In
effetti sono quella tipologia di persona che prima di fare una cosa riflette
tante volte, perfino troppo!
Spulciando tra i vari annunci del sito del Metaverso,
uno attirò la mia attenzione: era di un certo Manuel, un ingegnere meccanico,
che aveva trovato un misterioso manoscritto, indecifrabile, scritto in righe di
codice antico.
All’università avevo sostenuto un esame di
questo genere e decisi di contattarlo. Manuel mi spiegò che una sera aveva
trovato nel garage di suo nonno una cassetta con scritto in rosso “K-12”.
Interessato guardò il contenuto e vide questo grosso manoscritto, con sopra un
pezzo di carta dove era scritta in caratteri cubitali la parola: COSTRUISCIMI.
L’opera sembrava incompleta: i procedimenti non si concludevano o magari
terminavano ma in un altro volume. L’ulteriore sua difficoltà era quella di non
riuscire a decifrare pienamente il codice, quindi decise di mettere questo
annuncio.
Intesi in realtà che non era un tipo molto
socievole e i suoi unici amici erano i testi di meccanica, ma questa volta era
molto incuriosito. Oltre a John, risposero anche Sara (ingegnere informatico),
Omar (ingegnere elettronico) e Anita (laureata in matematica).
Non ci eravamo mai
incontrati prima, avevamo comunicato solamente in rete, ma già trasparivano
tutte le loro principali caratteristiche. Scoprii che Sara aveva perso la madre
quando era piccola e, avendo dei fratelli minori, dovette prendersi cura di
loro, quindi era dovuta crescere molto in fretta. Sembrava una donna molto
determinata e sicura di sé, anche se in realtà questa era una maschera che si
era costruita nel corso degli anni. Omar invece era la classica persona piena
di idee, socievole, che sperimentava: non faceva in tempo a finire un progetto
che ne iniziava subito un altro. Infine conobbi Anita, una ragazza molto
razionale, diffidente: l’unica cosa di cui si fidava erano le funzioni e le
leggi fisiche.
Ma qual era la realtà in quegli anni? La società del
tempo era divisa in piccoli comuni autonomi indipendenti gli uni dagli altri,
come il nostro che si chiamava Modem, e capitanati da un NETguardiano. Le
comunità erano riluttanti a comunicare tra di loro e capitava spesso di
rimanere isolati per lunghi periodi senza informazioni delle altre vicine.
Inoltre non si sono mai avute notizie da parte di persone che hanno lasciato la
propria comunità, in quanto nessuno è mai ritornato.
Tornando al nostro luogo misterioso e disastrato, ad
un certo punto una grande e improvvisa folata di vento aprì uno squarcio tra le
tende e mi investì in pieno, fece alzare una nuvola di polvere che quasi mi
accecò e le pagine del libro che avevo in mano scorsero vorticosamente. Quando
tutto si calmò e riaprii gli occhi, la mia vista cadde su una sezione, composta
prevalentemente da codici. Il suo nome era K-12.
Confrontando quello che avevamo trovato con il volume
di Manuel, ora il quadro sembrava più chiaro. Certo, per interpretare il tutto
ci serviva anche una buona dose di intuito, ma leggendo più attentamente a
qualcuno di noi parve venisse spiegato il funzionamento e il processo di
produzione di questi robot. C’erano anche i risultati dei test condotti dai
nostri predecessori e i problemi che comparvero più frequentemente, come ad
esempio l’errato collegamento tra il robot multifunzione al suo relativo server
di memoria, che portava spesso ad un cortocircuito, causando la rottura di
alcuni componenti fondamentali piuttosto rari e quindi costosi.
Rimanemmo molto colpiti da questi scritti che
decidemmo di portare con noi e durante le soste che facevamo nel nostro
viaggio, approfondimmo la lettura e ci rendemmo conto che oltre a spiegare il
funzionamento di questa tecnologia ormai perduta contenevano le istruzioni per
applicare quei concetti permettendoci di realizzare un robot multifunzione.
Nonostante la facilità con cui venivano illustrate le
fasi di creazione, non fu affatto facile procedere alla loro realizzazione.
Il primo problema fu sicuramente la difficoltà nel
trovare i componenti di cui avevamo bisogno: infatti, si trattava di materiali
antichi che non si riuscivano né a trovare, né a costruire.
Un’altra grande problematica era la mancanza di
energia che potesse alimentare in modo costante il robot e alcune
strumentazioni utilizzate per la sua creazione. Infatti in questo mondo
l’energia non era più qualcosa che potevamo trovare e ottenere ovunque,
purtroppo, ma una risorsa preziosa, quasi introvabile, perciò capivamo che ci
avrebbe creato non pochi problemi.
Avevamo cercato per molto tempo qualcosa che potesse
sbloccare la situazione in cui ci trovavamo, dando inizio alla produzione di
quello che sarebbe diventato un nuovo membro del nostro gruppo.
Dopo diverse settimane di esplorazione e molti edifici
visitati, spesso abbandonati, da cui però portammo via ciò che ci poteva
servire, arrivammo a quello che sembrava un vecchio magazzino e decidemmo di
entrare, tentando la fortuna.
Una volta arrivati all’interno ci sentimmo pervasi da
un misto di felicità ed euforia alla vista di ciò che ci ricordava la struttura
dei pannelli solari, una tecnologia che ci avrebbe permesso di ottenere
l’energia di cui avevamo bisogno per far funzionare il nostro robot.
Tuttavia il robot K-12 si comportava in maniera
strana. In realtà inizialmente tutto era regolare, esso infatti svolgeva le sue
mansioni in maniera più che impeccabile e tutti ne erano orgogliosi.
Però, dopo qualche settimana dal primo utilizzo,
iniziò a non eseguire più i comandi che avevamo programmato bensì ordini di sua
spontanea volontà. Per esempio, spense il frigorifero causando la perdita di
molti alimenti e chiuse porte e finestre impedendoci di uscire. Subito non ci
preoccupammo più di tanto perchè avevamo preso in considerazione un margine di
errore abbastanza largo. Ma ben presto la questione diventò abbastanza
sospetta. La macchina iniziò ad utilizzare un linguaggio codificato
incomprensibile a tutti noi e ci accorgemmo che porte, luci, finestre e tutto
ciò che era automatizzato nell'edificio si comportava come se fosse sotto il
suo controllo. Tuttavia il suo dominio non si limitò solamente al nostro rifugio:
lentamente, ma inesorabilmente si estese a tutta la comunità di Modem e a
quelle circostanti, rendendo inutilizzabile qualsiasi servizio e comunicazione.
Era evidente che i robot, costruiti per aiutarci ad affrontare le situazioni
più difficili, si stavano ribellando per conquistare l’intero pianeta, magari
cancellare l’esistenza della specie umana.
Per la prima volta dopo secoli, le comunità iniziarono
a comunicare le une con le altre per collaborare, utilizzando dispositivi
obsoleti per sfuggire a qualsiasi tipo di intercettazione da parte dei robot.
Reperimmo telefoni fissi che non si collegavano alla rete internet ed iniziammo
ad accordarci per indebolire i robot.
Perché questi stavano ormai da mesi prendendo il
controllo del mondo, anche se persisteva un’accanita resistenza degli uomini.
Dopo diversi anni di studio e impegno, riuscimmo a
creare uno strumento che inibiva i sensori informatici, riuscendo a mandare in
cortocircuito il server centrale che controllava tutti i robot.
Tuttavia c’era una piccola controindicazione: ciò che
avevamo creato aveva qualche difetto, ad esempio quello di bloccare il server
solo per 10 minuti, il tempo in cui avremmo dovuto riprendere il controllo
della tecnologia per poi poterla riportare sotto il nostro assoluto controllo
e, nella situazione peggiore, neutralizzarla.
Questi avvenimenti ci spinsero a usare attentamente
questi strumenti e non a diventarne schiavi. Per cui cercammo di considerare la
comunicazione e le relazioni dirette tra persone come fondamentali per la
nostra comunità.
Da quel giorno cominciammo a vivere più serenamente
nella consapevolezza che in questo modo avremmo potuto crescere.
Amatuzzo
Marco 5B SIA
Arletti
Giulia 4 B SIA
Borsari
Aurora 4B SIA
Giangrande
Martina 4B RIM
Mancini
Silvio 3C SIA
Mangano Luca
4C SIA
Paval Roberto
5B SIA
Sirico Laura
3B SIA
Soufyan
Saporito 3C SIA
Veronica
Mungo 3 A RIM
Thinking Hands Tribe - Il progetto
Il progetto, si è articolato in sei ore e mezzo
ed è stato ideato dal prof di Informatica Ermanno Zuccarini con cui hanno
collaborato i Proff. Donato de Nichilo (Italiano) e Lisa Fregni (Informatica).
Le lezioni si sono svolte presso i locali del Net garage di Modena in via
Aleardi, 4, nei giorni 16, 23 e 30/3.
All’attività basata sulla
programmazione informatica, finalizzata al funzionamento in output di
periferiche, è seguito un modulo di storytelling, cercando di coniugare
l’esperienza pratica alla narrazione teorica.
Nella prima fase abbiamo
utilizzato un’emulazione: Elegoo Mega R3. E’ un kit di strumenti elettronici a
basso voltaggio e a basso costo, adatto per la sperimentazione didattica.
Inizialmente abbiamo creato piccoli gruppi di due persone, ognuno dei quali
possedeva un kit. In ogni lezione assemblavamo i componenti e successivamente
compilavamo alcune righe di codice C al computer, in modo da far funzionare il
tutto.
Abbiamo scaricato sul dispositivo Arduino IDE (Integrated Development Environment), che è una risorsa open source, che ci
ha permesso di scrivere, compilare e caricare codice su di essa.
I piccoli progetti che abbiamo fatto sono stati:
1) Fare lampeggiare un led
1) Fare accendere e spegnere un led sulla breadboard
1) Accendere e spegnere un led
premendo e rilasciando un pulsante
2) Accendere e spegnere un led
con un sensore di movimento
3) Usare il sensore a ultrasuoni
per leggere la distanza di un ostacolo
Nella seconda fase, partendo dalla lettura del racconto scritto dal prof Zuccarini “Anno 2202”, ci siamo cimentati nella creazione di un racconto ispirandoci anche alle attività pratiche svolte durante il progetto.
Il momento finale, ha visto la lettura in condivisione e la revisione dell’elaborato, che potrete leggere nel prossimo post.
buona lettura!!
martedì 19 aprile 2022
lunedì 4 aprile 2022
34ª edizione de “La Ragazza e il Ragazzo più veloci di Modena”"
L'ISTITUTO PIU' VELOCE DI MODENA
Il 1 aprile 2022 un bel gruppo di studenti (classe 2006 e 2007) dell'I.T.E.S Barozzi si è confrontato in gare di velocità sui 60 metri piani con studenti degli altri istituti cittadini e i risultati sono stati OTTIMI.
La graduatoria complessiva degli Istituti ha incoronato il Barozzi come l'istituto più veloce di Modena con un lusinghiero 1° posto nel campo maschile e un meritatissimo 2° posto in campo femminile.
Per le graduatorie individuali, in campo maschile, tra gli ALLIEVI il nostro Joseph Ben Panford -2B è arrivato 2° in 7”61 ... ma per salire al primo gradino del podio il prossimo anno basterà un tuffo :) Tra i cadetti un bel 3° posto conquistato da Richard Ghampson (1I) in 7"90.
Bravissime anche le nostre ragazze-atlete: ottimo il 4° posto di Canto Alessia - 1F
Un ringraziamento speciale alle proff. Setti e Savazzi che li hanno supportati per 4 quattro ore sotto la pioggia 💦☂☂💦
sabato 2 aprile 2022
OLIMPIADI dell’ECONOMIA e della FINANZA 2021-22
Olimpiadi dell’Economia e della
Finanza 2021-22
FASE REGIONALE
Doppietta dell’I.T.E.S. BAROZZI di
Modena
per il secondo anno consecutivo
Per il secondo anno consecutivo l’ITES BAROZZI di Modena si aggiudica
il PRIMO posto
sia nella Categoria Senior grazie alla performance del 29 maggio 2022 dell’alunno Yantso Stepan di 3A SIA,
sia nella categoria Junior con l’alunno Prati Marco di 2E.
Grande
risultato per i ragazzi che gareggeranno ai NAZIONALI a Milano il 5 maggio 2022
rappresentando l’eccellenza dell’Emilia Romagna in ambito economico e
finanziario.
A loro vanno le congratulazioni della Dirigente scolastica, prof.ssa L. Marchesini, dei professori e degli alunni dell’istituto Barozzi.
Yantso Stepan della classe 3 A SIA PRIMO classificato categoria Senior |
Marco Prati della classe 2E PRIMO Classificato categoria Junior |
La referente Olimpiadi dell’Economia e della
Finanza ITES BAROZZI
Prof.ssa Verzani Valeria
lunedì 28 marzo 2022
FASHION WEEK - BAROZZI
Dal 23 Febbraio al 1 Marzo 2022 i rappresentanti d’istituto dell’I.T.E.S Barozzi per festeggiare Carnevale hanno organizzato la “Fashion week” e i temi erano i seguenti: