martedì 17 maggio 2022

"LETTERIAMO" - PRIMA EDIZIONE CONCORSO LETTERARIO

Quest’anno alcuni studenti del Barozzi, dalla prima alla quinta, hanno deciso di ”mettersi in gioco” in maniera particolare, lasciandosi guidare dalla loro fantasia e creatività, per partecipare alla prima edizione del concorso letterario "Letteriamo".
Le loro opere, poesie e racconti, hanno spaziato dall’attualità a particolari sensazioni o specifici sentimenti. Emozioni, immaginazione ma anche particolari punti di vista emergono dai loro testi e sono un’utile occasione per riflettere.

Hanno partecipato al concorso gli studenti: Wisal Znaidi (1D), Entela Sinaj e Maria Chiara Bulgarelli (1G), Sara Luppi, Raffaele Napoletano e Simone Volpe (1M), Chiara Mingione e Martina Lanzo (3ERIM), Sofia Cuoghi e Sofia Monari (4AAFM), Alessia Ferrari (4BRIM), Ibelis Lara Liben (5ASIA).

                    

I primi tre classificati hanno ricevuto dei buoni spendibili per l’acquisto di libri.

Primi tre classificati SEZIONE POESIA:

1. Sofia Cuoghi
2. Sara Luppi
3. Rafaele Napoletano

Primi tre classificati SEZIONE RACCONTO:

1. Simone Volpe
2. Maria Chiara Bulgarelli
3. Entela Sinaj

     

Ed ecco le opere vincitrici:

Leggiera Maraviglia Passata

di SOFIA CUOGHI 


Ricordo
la vita tua funesta, 
la tua precoce morte
così vicina alle tue gesta.

Lontane,
le nostre anime
or che la bestia ti portò con sé: 
e un corteo di note nere
e campane
e tristi tamburi 
sonarono in me.

Ed il battito tuo cessò, 
assieme al tuo soave respiro 
e qui, io vi lasciai
parte di questo dolente cuore.

Buon’anima eri tu, ed in ogni attimo 
respiravo aria limpida,
stando dinnanzi a te.

Guardo ora un fuggente ricordo 
che volar via non può,
uguale saresti stata:
inerme col tuo splendere
ed il tuo cinguettar parole non audite.

Chissà, se speranzosa tu mi guardi. 
Chissà, se da lontano tu mi vegli.
Chissà, se presto o tardi
li occhi tuoi rincontreranno i miei. 
Laddove tutto tace,
tutto dorme sveglio,
in un per sempre eterno.


CAPPUCCETTO ROSSO, O FORSE.
di SIMONE VOLPE


C’era una volta una ragazzina di nome "Cappuccetto Rosso".

Un giorno doveva recarsi dalla nonna e portarle dello gnocco fritto ed una fiaschetta di vino in dono, dato che la vecchietta non stava tanto bene.

La madre si raccomandò: “Quando passi per il bosco stai attenta ai tre porcellini che sono ghiotti di lupo arrosto”. Sbuffando, Cappuccetto Rosso prese il cesto, la mascherina, il disinfettante, mise il guinzaglio al lupo e partì.

Dopo qualche minuto arrivò dalla nonna, ma non la trovò. Al suo posto c’era la strega di Hansel e Gretel.

Cappuccetto esclamò: "Cattiva! Hai mangiato la mia nonna!” ma l’anziana signora ribatté:”Uè carina, intanto tira su la mascherina… Io sono vegetariana e sono qui per dirti che tua nonna è stata rapita. Si trova nella torre del castello del mago di OZ.”

La bimba chiese: "Ma chi l’ha rapita?”,

”Sono state Cenerentola, la piccola fiammiferaia e la Fata Madrina. Hanno preso in ostaggio pure le due sorellastre, Crudelia Demon e Capitan Uncino. Tutta brava gente, insomma….”

Cappuccetto spaventata esclamò: "Ma chi mi garantisce che è la verità?”, “Noi!” esclamarono il gatto coi sandali e Pinocchio. “Ah, allora ok! Mi perdoni, strega per aver messo in dubbio la sua sincerità ” Rispose Cappuccetto.

“Cosa devo fare?” Chiese allora la bimba….,

“Devi arrivare all’albero degli indovinelli, entrare nel castello e liberare tutti quelli intrappolati nella torre ”.

Cappuccetto si incamminò ed incrociò belli addormentati e venditori ambulanti di pere avvelenate, ma la bimba li ignorò e dopo qualche ora arrivò all’albero degli indovinelli.

Appena vide la bambina, l’albero creò un muro di rovi appuntiti alto cinque metri a difesa del castello, poi parlò e disse: “Hai tre indovinelli, tu me li poni e io indovino, se li indovino tutti, tu non passerai”

Cappuccetto rispose: “Ma non dovrebbe essere il contrario?” l’albero scocciato rispose: "Primo, sono in ferie, secondo, c’è qualcosa di normale in questo racconto? Terzo, terzo…..non mi viene in mente…. ma adesso spara gli indovinelli, se vuoi passare”

“Ok” rispose la bimba, “Più si spoglia, più fa freddo, cos’è?” “L’albero” rispose l’albero,

“Più è nera, più è pulita, che cos’è?” “La lavagna” rispose l’albero

“Sappi che hai l’ultima possibilità. Io sono qui da sempre, ho tutta la conoscenza del mondo e quindi, concentrati….”

Cappuccetto rifletté e chiese: "Perché Mosè si fermò davanti al Mar Rosso?” Dopo qualche secondo l’albero rispose: "Caspita questo sì che è un indovinello difficile.”

Ci si arrovellò quindi per ore e ore, per parecchi giorni e notti ma, alla fine, si arrese.

Cappuccetto che era sopravvissuta alla fame e alla sete grazie allo gnocco fritto e alla fiaschetta di vino, allora gli chiese: “Quindi posso passare?”

"Sì" rispose l’albero “ma, dimmi, perché Mosè si fermò davanti al Mar Rosso?” “Perché aspettava che diventasse verde!” rispose la bambina.

“Geniale! Assolutamente geniale!”

L’albero allora fece sparire il muro di rovi appuntiti, Cappuccetto arrivò quindi al portone del castello e, dopo aver mostrato il green pass, entrò e fu investita da un urlo fragoroso:

“Sorpresa! Felice compleanno!! “

C’erano proprio tutti comprese la nonna e la mamma. Cappuccetto quindi disse: “Ma allora era tutta una messa in scena?”

“Certo!” esclamò la nonna “Dovevamo tenerti lontana dai preparativi. Vedrai, tesoro, avrai una festa di compleanno da mille e una notte!!”

La bimba commossa, allora, ribatté :” Grazie a tutti! Vi voglio bene! Siete proprio una favola…..”

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